Un anno strano, da una recensione di Ornella Pozzi
“Un anno strano è un romanzo di impianto realistico, dove lo scrittore riflette sulla sua esperienza umana e di magistrato e dove però tutto è trasfigurato da una grande capacità immaginativa.”
“Uno degli aspetti avvincenti dell’opera è che la vicenda è presentata essenzialmente attraverso il punto di vista dei personaggi…sentimenti, emozioni, stati d’animo, non sono mai descritti dall’esterno ma “rappresentati” dal di dentro, come se ci trovassimo a teatro e i personaggi ci parlassero direttamente…”
“Il passato, storico e soggettivo, si configura nel romanzo come una sorta di terzo protagonista, tanto che tutti i personaggi si trovano in qualche modo a dover fare i conti con esso, i giovani come gli adulti… Il passato si concretizza come chiave di lettura del presente”
“Questo romanzo, come spesso accade nella fiction, illumina una realtà più vera di quella reale…”
Un anno strano, secondo la recensione di un giovane influencer torinese, Frechibuc: